Upgrade mulinelli Shimano

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icon13  view post Posted on 11/11/2016, 18:35
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Bass dipendente in cura con dosi di trout e di pike

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In questo tutorial cercherò di spiegare come si fa un “upgrade” di una buona parte di mulinelli Shimano che sono oggi in commercio.
Shimano ormai è tanti anni che è sulla scena mondiale nella produzione di mulinelli da pesca ed è apprezzata da tantissimi pescatori per le sue caratteristiche qualitative e per l'alta qualità dei materiali impiegati nella costruzione. Sono tanti anni che li utilizzo e non ho mai riscontrato grossi problemi , al massimo la normalissima usura dopo anni di utilizzo di qualche pezzo che comunque con pochi euro si può facilmente reperire (presso un rivenditore autorizzato oppure acquistandolo da uno dei numerosi rivenditori di ricambi che si trovano online) e sostituire per far tornare il mulinello al top.
In commercio Shimano propone una vagonata di modelli , nelle più svariate fasce di prezzo. Il top di gamma come sempre è rappresentato dallo Stella , a cui si è aggiunto pochi anni fa appena uno scalino sotto, il Vanquish. Il bello di questi mulinelli , oltre ad una struttura leggerissima in lega di magnesio e rigidissima con tolleranza meccaniche molto piccole, è che montano di serie un cuscinetto ( “BEARING” sugli esplosi che troviamo nella scatola) in qualsiasi punto ci sia un “movimento” per diminuire al massimo gli attriti e migliorare la fluidità complessiva del mulinello.
Già se passiamo ad un Twin Power (mulinello sempre spettacolare con struttura in alluminio) anche l'ultimo uscito, notiamo già la mancanza di alcuni cuscinettini, che vengono sostituiti da delle più economiche boccole in teflon (nome specifico sugli esplosi è “BUSHING”).
Scendendo ancora di categoria , e di prezzo chiaramente, troviamo ancora prodotti validissimi e dalle ottime caratteristiche come il Sustain, il Rarenium, il Biomaster, lo Stradic, il Technium, ecc……..apprezzati da milioni di pescatori in tutto il mondo e che “meccanicamente” sono molto simili ai top di gamma…..
Anche qui troviamo diverse boccole al loro interno che vanno a sostituire i più costosi cuscinetti per rientrare nei prezzi competitivi di mercato.
Possono essere sostituite queste boccole in teflon direte voi? Certamente! E' fattibile e molto economico sostituirle con dei bei cuscinetti che renderanno il mulinello molto più fluido e scorrevole (più “smooth” come dicono gli anglosassoni) con un livello di fluidità quasi paragonabile ai top di gamma.
Oltre a migliorarne la fluidità andremo a migliorare un po' anche la “potenza” di recupero del mulinello stesso (in gergo si chiama “CRANKING” ) poiché i cuscinetti a differenza delle boccole hanno tolleranze meccaniche più precise (a meno che non si acquistino quelli troppo economici!).

Tengo comunque a precisare che :
1- tali modifiche inficiano sulla garanzia poiché va aperto e quindi sarebbe meglio farla su un mulinello ormai testato da un po' che non presenti problemi di fabbrica oppure su quelli la cui garanzia sia già scaduta.
2- tale upgrade non si può eseguire sui mulinelli della serie economica (P3 , P4) , tipo Exage, Aernos, Nexave, ecc….. che hanno una meccanica interna molto diversa rispetto a un Rarenium ad esempio, sulla quale non si può fare un granché o nulla.
3- conviene prendere cuscinetti (preferibilmente del tipo sigillato con le schermature) almeno di un certo livello , più precisi e più duraturi, meglio se in acciaio INOX se il mulinello verrà usato esclusivamente in ambiente marino. La qualità del cuscinetto viene espressa in numero di ABEC: conviene prendere gli ABEC 5 per fare tale tipo di lavoro . Ci sono anche gli ABEC 3 , molto economici ma troppo poco precisi , e gli ABEC 7 , nettamente migliori ma molto costosi e secondo me anche troppo per il tipo di lavoro che andrebbero a fare.

Ma veniamo al dunque.
Qui un esploso in cui ho evidenziato (con le freccette rosse che indicano le boccole in teflon) dove andremo a intervenire in maniera veloce su un semplicissimo Rarenium 2500 FA, uno fra i mulinelli più diffusi in Italia:





Andiamo a togliere il rotore e il carterino alla base.



Andiamo così ad aprire il corpo del mulinello:



Andiamo a togliere il piccolo plate in metallo alla base del mulinello (c'è una piccola vite che la tiene in posizione) e scopriamo così la prima boccola da cambiare.
Questa è una boccola sulla quale gira l'alberino (il worm shaft) senza fine che fa da guida all'albero della bobina per dargli il movimento su e giù diciamo.
(in realtà questa modifica si potrebbe fare anche togliendo solo il carterino alla base senza smontare altro poiché è facilmente accessibile anche dall'esterno).
Facciamola uscire dalla sua sede e andiamo a misurarla:





Questa misura 3 mm diametro interno, 6 mm diametro esterno e circa 3,4 mm di spessore (altre che ho misurato mi hanno dato 3,30 o 3,35 , quindi è un dato abbastanza variabile).
Andremo a sostituirla con un cuscinetto 3x6x2,5 (le misure sono standard) che altro non è che la misura che troviamo sullo Stella in quel punto.
Per rientrare nelle misure della boccola e limitare così il gioco dell'alberino (quel fastidioso gioco eccessivo che fa la bobina a mulinello montato) , dovremo quindi regolare il tutto con dei piccoli spessori di misura adeguata (da pochi decimi di millimetro).
Ecco il cuscinetto in posizione pronto per essere chiuso:



Qui ho smontato tutto il “worm shaft” per far capire bene dov'era posizionata questa boccola:



Prima boccola sostituita!

Andiamo poi a smontare più a fondo il mulinello e ad estrarre l'aberino della bobina. Alla sua base troviamo una piccola “struttura” che alloggia il “dentino” (pawl) che ingrana sulla “vite senza fine" che abbiamo visto prima.
La apriamo togliendo la vitina che chiude il piccolo plate in metallo e facciamo così uscire un'altra boccola:



Qui andremo a sostituirla con un piccolo cuscinetto standard 2x5x2,5 che è la stessa misura che troviamo ancora nello Stella. Anche qui lo spessore della boccola difficilmente sarà uguale a quella del cuscinetto (2,5 mm) perciò andremo a regolarlo (migiorando ache il gioco assiale) con degli spessorini adeguati da pochi decimi.

Mettiamo sempre una goccia di olio molto fluido sui cuscinetti e andiamo a richiudere il tutto , magari regolando prima l'eventuale gioco eccessivo della manovella (problema molto comune anche sui mulinelli nuovi a causa del montaggio frettoloso fatto sui modelli made in malaysia ) andando a inserire uno spessorino apposito da 0,05 mm o più sull'ingranaggio principale, limitando il gioco fra questo e il pignone.



Un controllo generale alla meccanica che lavori fluida senza impuntamenti o sforzi eccessivi (un pochino di “gioco” sui vari componenti ci deve essere sempre ma mai eccessivo, troppo o nulla è male e comporta usura eccessiva delle parti in ambedue le situazioni) , si mette grasso nuovo e si richiude il corpo del mulinello.

Se avete dei dubbi o delle domande da fare sono qua!
A un caso , sono anche disponibile per procedere ad alcuni lavoretti di revisione-modifica ^_^


Edited by basstuscany - 11/11/2016, 18:57
 
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view post Posted on 11/11/2016, 18:56
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Bass dipendente in cura con dosi di trout e di pike

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Altra modifica che possiamo fare è la sostituzione della boccola in teflon che è presente sul supporto rigido della frizione sui mulinelli di generazione più recente. Eccola qua:



Il supporto rigido era già presente sullo Stella e il Twin Power anche nelle prime generazioni, poi è stato inserito anche sui modelli di fascia media come il Rarenium FB, lo Stradic Ci4+ FA, il nuovissimo Stradic FK e FB ed altri.
Qui purtroppo , sempre per rientrare nei costi, al posto del bel cuscinetto hanno messo una oscena boccola in teflon. Andando a sostituirla andremo così a rendere la frizione molto più precisa, fluida e lineare, anche sulla partenza.
Vediamo come operare. In questo caso uno Stradic 2500 Ci4+ FA .
Togliamo la bobina e scopriamo il supporto rigido della frizione individuando la boccola che andremo a sostituire. Estraiamo gli spessorini che regolano l'imbobinamento.



Con una mini brugolina esagonale estraiamo il grano che blocca il supporto all'alberino e sfiliamo i vari pezzi:



Misuriamo la boccola e troviamo 7x11x3 mm , ovvero la misura precisa del cuscinetto dedicato !
Rimontiamo il tutto , magari con una goccia di olio sul cuscinetto, e un velo di grasso sugli spessorini della bobina e sui dentini del suporto frizione ed il gioco è fatto.
Questa è una modifica che si fa in maniera velocissima e che a livello di frizione darà un gran vantaggio al nostro mulo! (chiaramente i dischi frizione , sia in feltro che in carbonio, dovranno essere adeguatamente lubrificati !).
 
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MDS-78
view post Posted on 13/11/2016, 09:17




Minchia complimenti per il lavoro
 
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view post Posted on 14/11/2016, 09:01
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Terrore delle acque

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Complimenti. Chiaro e completo come al tuo solito :o: ;)
 
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view post Posted on 16/11/2016, 08:12
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vespa TITO

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Bravo Fabrizio un ottimo lavoro come sempre
 
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view post Posted on 17/12/2016, 22:09
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Lanciatore a caso

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Super Fabrizio....gran lavoro e ottima spiegazione.
 
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view post Posted on 11/9/2022, 19:39

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Grazie mille fabrizio
 
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