Posts written by Darth Waders

view post Posted: 8/9/2023, 08:56 Cecina (LI) - un piccolo paradiso perduto - A PESCA IN TOSCANA

 Nelle zone prossime alla ridente cittadina di Cecina, meta turistica di molti italiani e tanti stranieri, per noi pescatori non sono proprio rose e fiori, anzi.

Un tempo nemmeno così troppo lontano, per essere un poco più precisi fino circa quindici anni fa, la zona in questione si poteva effettivamente definire un piccolo paradiso per il pescatore a spinning. All'interno dei confini comunali o poco più in la, parlando specificamente di pesca con esche artificiali, si potevano trovare spot di ogni genere, spaziando dalla zona di foce del fiume Cecina, habitat abituale di belle spigole e dei pesci serra, ad ampi correntoni più a monte, zona prediletta dal cavedano, passando dalle numerose cave da sempre casa del persico trota e del luccio, senza contare i vari chilometri di arenile ideali per lecce, sugarelli, occhiate, rombi e tutti i pesci del sotto costa tirrenico. Insomma, per un appassionato pescatore a spinning (e non solo) c'era l'imbarazzo della scelta. Ed i pesci erano ben presenti, con esemplari anche di notevole taglia.

Questo un tempo, appunto.

La vecchia foce del Cecina, quando era un ottimo spot

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Andando avanti veloce nel tempo arriviamo ai giorni nostri con una situazione purtroppo diametralmente opposta. La zona di foce, pesantemente alterata dalla costruzione (tra l'altro mai finita) del porticciolo turistico, è stata completamente stravolta ed oltretutto definitivamente interdetta ai pescatori, perlomeno sulla sponda nord ovvero quella potenzialmente più proficua per la pesca, cioè l'area del vero e proprio porticciolo. In più due famosi laghetti di proprietà di una nota azienda chimica, conosciuti come "laghi della Magona" o "cave di Magona", che sono i più vecchi e (un tempo almeno) i più popolati di pesce, da alcuni anni sono stati definitivamente interdetti alla pesca, mentre prima l'ingresso dei pescatori sportivi era tranquillamente tollerato.

In aggiunta a tutto questo, una triste novità di questi ultimi mesi: in località "la Steccaia" sul fiume Cecina, da sempre ottimo spot per la pesca al cavedano e non solo, le forze dell'ordine sconsigliano di andare a pescare (e svolgere qualsiasi altra attività) perché divenuta ormai nota zona di spaccio, frequentata perciò dal malaffare, tanto è vero che nell'occasione in cui ho provato ad andarci, ignaro di tutto ciò, mi sono visto inseguire dai Carabinieri per un approfondito controllo su quello che stavo facendo (e poi, per non correre inutili rischi, ho preso canne e bagagli e me ne sono venuto via senza nemmeno bagnare le esche).

Se poi alle interdizioni suddette si aggiunge che: in estate dalle spiagge non possiamo più pescare nelle ore diurne; che con la siccità di questo periodo molte zone un tempo produttive per la pesca oggi sono ridotte a pozze fangose o al più a semplici rigagnoli; che la famosa azienda chimica contribuisce pesantemente al consumo delle acque correnti acutizzando il grave problema della mancanza d'acqua; ed infine che le ultime zone in cui si potrebbe effettivamente pescare ormai sono in preda dell'incuria più tremenda con intrigati canneti estesi per ettari, impenetrabili roveti alti come palazzi e zone di degrado in cui viene scaricato di tutto (il porta a porta in vigore dallo scorso anno ha peggiorato enormemente la situazione) e si può anche trovarci di tutto (e di tutti) si capisce immediatamente che per il povero pescatore il trascorrere qualche ora in tranquillità nel praticare la propria passione è diventata una vera odissea.

Il fiume Cecina al ponte della ferrovia quando anni fa l'acqua scorreva


L'aspetto del fiume Cecina nei mesi estivi

E questa difficoltà è comune ad ogni pescatore di qualsivoglia tecnica che frequenta la zona. Cosa che ha creato un ulteriore aggravio del problema: questa scarsissima frequentazione degli spot di pesca da parte dei veri pescatori sportivi ha ridotto moltissimo la possibilità che i cittadini (cioè noi pescatori) effettuino eventuali controlli civici denunciando comportamenti scorretti. Come tutti sanno, quando le zone non vengono più frequentate dalle persone perbene, iniziano ad essere frequentate dalle persone permale. Così i laghetti, il fiume, i canali sono diventati preda di pescatori senza alcuno scrupolo che utilizzano mezzi illegali e fanno razzia dei pinnati. La conseguenza è un importante depauperamento delle specie ittiche delle suddette acque, con un consistente calo numerico e dimensionale dei pesci un tempo ben presenti in queste acque.

E' il famoso cane che si morde la coda: meno pescatori, meno cura degli ambienti, meno controlli, più prelevamenti, meno pesce, meno pescatori e quindi meno cura degli ambienti, meno controlli, più prelevamenti, meno pesce, meno pescatori ecc. ecc. Così dal paradiso siamo passati all'anticamera dell'inferno.

Giusto ieri sera vi confesso che ho avuto notevole difficoltà nell'organizzare un veloce aperispinning in solitaria. Vado al mare? No, non si può fino le 20.00 e comunque ci sono i bagnanti anche dopo tale orario. Vado sul fiume? No, ormai molti spot sono in secca, non ci sono più accessi per gli spot buoni e poi ci girano spesso loschi figuri. Vado in foce? No, ormai una sponda non può più essere frequentata, nell'altra ci sono le barche ormeggiate e le alghe hanno fatto pappone in quei pochi punti dove si potrebbe pescare. Vado alla cavetta? No, ultimamente ci vanno a scaricare calcinacci, materiali edili vari ed altri troiai e non si può mai sapere chi li porta e come reagirebbe ad essere scoperto. Alla fine, lo ammetto con rammarico, ho desistito rimandando la veloce pescata a data da destinarsi. 

Questa è l'odierna triste situazione per la pesca ricreativa in quel di Cecina, un posto che un tempo era davvero un piccolo paradiso del pescatore che richiamava appassionati da tutta la Toscana. Ora invece siamo al punto che i pescatori cecinesi sono costretti ad emigrare per poter praticare la loro passione.

Poveri noi.
view post Posted: 18/1/2023, 15:15 Chiusura dei negozi di pesca - TOSCANI A SPINNING
Cari amici spinningofili, in questo post mi piacerebbe condividere con voi una paura che da un po' di tempo mi toglie il sonno: l'imminente totale ed assoluta chiusura dei negozi, col terrore per quelli specificamente dedicati alla pesca. Siamo sinceri, il cambio di abitudini di noi consumatori dovuto all'utilizzo sempre più spinto di internet, il dilagare del temibile morbo pigrizia, nonché la clamorosa spintina offerta dall'anno della pandemia, hanno allontanato molti consumatori dalle soglie dei negozi fisici per avvicinarli a quelle dei negozi virtuali, più comodi, più sicuri (lato contagio) e spesso più economici.
E così anche il negozio di pesca che avevo vicino casa nel Dicembre 2021 si è dovuto arrendere alla crisi generale ed ha purtroppo chiuso definitivamente il bandone, benché il gestore si fosse impegnato a fondo, sacrificando le domeniche e le festività rosse (quindi la famiglia) per far funzionare l'attività al meglio. Con mia grande amarezza per lo sfortunato proprietario e mia somma tristezza per aver perso uno spacciatore di articoli di pesca sportiva a pochi passi dal mio portone.
Pensate sia una cosa bella?

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Bei momenti vissuti in negozio che rischiamo di non vivere più

Per me non lo è. Proprio per niente. Io sono nato (come pescatore) in anni in cui nel mio paesello erano aperte ben sette attività che vendevano articoli di pesca sportiva, anche se solo tre di queste erano esclusivamente dedicate a questa passione. E da ragazzino, con l'idea di spendere la mia sudata paghetta al meglio, non era raro che visitassi addirittura tutti e sette i negozi prima di prendere la decisione definitiva su cosa comprare, trascorrendo anche più di metà pomeriggio nel mio peregrinare. Una inutile perdita di tempo? Macché. Un gustoso divertimento.

La possibilità di toccare con mano le varie opzioni disponibili nonché la piacevole abitudine di discutere con il negoziante dei pregi e degli svantaggi di ogni articolo, per me bimbetto era un divertimento insostituibile. E devo dire che anche oggi, quando vado a comprare qualche articolo, provo sempre un grande piacere ad intrattenermi nel negozio scambiando opinioni ed esperienze di pesca ed ascoltando le avventure degli altri, spesso condite da quella simpatica guasconeria tipica dei pescatori.

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Che bello scuriosare sugli scaffali di negozi ben forniti

Sono preziosi momenti che ritaglio per me, per la mia passione, per dimenticarmi totalmente delle problematiche quotidiane anche in quelle serate nelle quali la pesca mi è preclusa. Il vantaggio del negozio reale è proprio insito nella possibilità di godere di tutto il contesto, oltre naturalmente ad avere a disposizione un interlocutore in carne ed ossa in fase di acquisto e nel post vendita, nella malaugurata ipotesi di sostituzioni in garanzia.
Obietterete che anche internet offre l'assistenza post vendita, che i prezzi sono decisamente più bassi, che l'assortimento è di fatto infinito, che la comodità di acquisto è superiore, che... che... che... Siamo d'accordo: le possibilità offerte dalla rete sono indiscutibilmente maggiori. Solo uno stupido non lo riconoscerebbe.

Però la dematerializzazione dei negozi fa perdere molta sostanza alla nostra passione che non sempre può essere vissuta con canna alla mano. L'effetto sensoriale che ottengo nel vedere di persona uno scaffale pieno di artificiali piuttosto che una pagina internet piena di immagini è assolutamente diverso. Così come è diverso il prendere in mano una canna nuova per soppesarla e sbacchettarla allegramente piuttosto che leggerne le impressioni altrui sui feed back in fondo alla pagina o sui vari post aperti nei forum. In un caso, il primo, provo piacere. Nell'altro solo curiosità.
Ma anche il solo varcare la soglia di un negozio percependo i tipici odori di pasture ed il chiacchiericcio sulle ultime catture del giorno mi da un senso di piacere che uno schermo di computer visto nella solitudine dello studio di casa non potrà mai eguagliare.
Riconosco oltretutto che molte delle migliori dritte sulla pesca le ho avute proprio in negozio, date dal proprietario stesso o dai presenti, in quelle discussioni che nascono quasi per caso successivamente all'acquisto di un qualsiasi articolo, magari dopo faticosi ragionamenti su dimensioni, colori, pesi, utilizzi e nelle quali i presenzialisti pescatori anziani, quelli con la vera esperienza (ed a casa in pensione), sanno sempre come spuntarla dandoti il giusto suggerimento.

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Il pescatore di esperienza si trova a pesca. O al negozio...

So già che l'obiezione più grande, ovvero il risparmio, è il vero grande problema di fondo. Però spesso ci facciamo fuorviare dal famoso prezzo netto esposto sul web, cioè quello senza le famigerate spese di trasporto ed a volte anche di sdoganamento. Cose che fanno restringere la forbice differenziale tra negozio virtuale e negozio reale. Inoltre, per abbattere questi costi, siamo di fatto costretti ad ordinare importi consistenti, unendo nel medesimo ordine più articoli, forzandoci nell'acquisto di altri prodotti che magari avremmo rimandato al futuro. E poi, quando arriva il pacco, facciamo un abboffata di artificiali perdendo il gusto del maneggiare ed utilizzare il singolo articolo. Senza poi contare che, negli store più economici (leggasi cinesi), le consegne possono avere tempi biblici.

In un classico negozio invece si ha tutto nella propria immediata disponibilità. Si può acquistare anche solo una bustina di moschettoni ed uscire felici. Si può confrontare dal vivo la fluidità di mulinelli differenti o la rigidità delle vette di varie canne, così come valutare la capienza di una borsa da spinning o la morbidezza di quella nuova gomma da spigola.
E se anche il prezzo del negozio rimanesse di qualche euro più alto rispetto al web, pensate a questo maggior esborso come ad un biglietto per usufruire di un servizio completo, non solo di un semplice supporto all'acquisto. Il maggior costo va interpretato più come un buono che permette di vivere una mezz'ora della propria esistenza cazzeggiando allegramente in un ambiente frequentato da persone che nutrono i medesimi interessi, un "covo" dove trovare sempre un rifugio sicuro nel quale coltivare la propria passione. Un luogo che ogni vero pescatore dovrebbe sempre avere a disposizione.

Cerchiamo di non farci togliere anche questo dalla modernità.
view post Posted: 18/1/2023, 12:57 Amarcord - TOSCANI A SPINNING
Guardate se individuate nella foto due illustri membri (+ uno) dei Toscani a Spinning.

Bei tempi quelli del Guru a Barberino. Peccato che un negozio come quello non sia riuscito a reggere. Ci meritavamo, noi pescatori a spinning, un bel covo dove cazzeggiare e trovare roba buona.
Ormai ce ne sono sempre meno. Quasi punti. :(

view post Posted: 8/11/2022, 13:01 SCONTI ai NEGOZI di PESCA - PUBBLICITA' E PROMOZIONI
Ogni ultima domenica del mese, a Cecina, si svolge un mercatino dell'usato. Tra i veri banchi del collezionismo classico, espone anche un banco con articoli di pesca presi da fallimenti. Non è raro trovare esche valide a prezzi davvero bassi.
Generalmente non vende esche di blasone (i negozianti possono dormire sonni tranquilli) però qualche buon artificiale si trova. Se non altro si può far scorta degli indispensabili artificiali "a perdere" utilissimi in quelle condizioni scabrose nelle quali non vale la pena sacrificare roba costosa.
Se passate di qui l'ultima domenica di un mese qualsiasi, un salto fatecelo.

;)
view post Posted: 4/5/2022, 08:19 Per chi non mi conosce... - NUOVI UTENTI! PRESENTATI E NON DIMENTICARE LA TUA PROVENIENZA!!
Purtroppo ho appreso la triste notizia che Maurizio ci ha lasciati.
Erano anni che non frequentava il forum, ma per anni lo ha frequentato assiduamente. Da qua non posso che augurarmi che lassù sia a bordo fiume con una canna in mano godendosi tranquillamente la sua passione.
Ciao Maurizio
view post Posted: 7/12/2020, 10:08 ZONA ROSSA - DIVIETO DI PESCA - TOSCANI A SPINNING
Siamo passati ad ARANCIONE!

Quindi libertà di pesca all'interno del proprio comune, ma anche entro la provincia di residenza. Secondo l'Ordinanza n°117 del 5/12/2020 della Regione Toscana, al punto 16, che recita:

CITAZIONE
L’attività di pesca sportiva e dilettantistica può essere effettuata esclusivamente nella
provincia di residenza, domicilio o abitazione in forma individuale con obbligo di rientro nella
medesima giornata presso l’abitazione abituale. Relativamente all’attività di pesca professionale, in
quanto attività lavorativa si precisa che sono consentiti gli spostamenti su tutto il territorio
nazionale.

Ecco l'ordinanza completa
view post Posted: 17/11/2020, 17:51 ZONA ROSSA - DIVIETO DI PESCA - TOSCANI A SPINNING
Attenzione, la Toscana è in zona rossa.

Ciò significa che la pesca è assolutamente vietata, anche all'interno del proprio comune di residenza.
Basta leggere le indicazioni del Governo a questo indirizzo in cui rispondono alle FAQ
Quindi non vi fidate di voci e sentiti dire, rischiereste di beccarvi un bel multone.

:b:
view post Posted: 6/10/2020, 12:11 ciao a tutti - NUOVI UTENTI! PRESENTATI E NON DIMENTICARE LA TUA PROVENIENZA!!
Ciao e benvenuto. Un tempo nella zona pratese eravamo molto attivi (c'ero io :D ).
view post Posted: 22/4/2020, 08:59 Quando usciremo dall'emergenza - RADUNI E INCONTRI
Per me va bene mare, lago, torrente, fiume, pozze d'acqua fangose... ovunque.
Erano vari mesi che non pescavo, per poca voglia di farlo. Poi con la quarantena obbligatoria imposta e l'impossibilità di andare a pescare mi è tornata una voglia fottuta di fare spinning. Quindi mi andrà bene tutto al momento che potremo ripartire.
Decidete voi il posto. Io poi organizzo.
view post Posted: 7/4/2020, 10:45 Quando usciremo dall'emergenza - RADUNI E INCONTRI
Non so quando avverrà. Forse non sarà domani, ne dopodomani, ne tra un mese. Ma prima o poi questa tragedia avrà una fine.

Ebbene, iniziate a prepararvi perché quando usciremo da questo casino è OBBLIGATORIO ritrovarci tutti insieme per farci una bella giornata di pesca, da mattina a sera, magari con una bella cena di chiusura.

:]
1636 replies since 17/1/2008